Santuario di Fornò


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Guida alla visita del Santuario

Appunti su Fornò

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Si accede alla chiesa attraverso un largo e sontuoso ingresso aperto da un portale ad arco sopra il quale si trova la nicchia della statua della madonna ( 1 - 2 - 3) scolpita da Agostino di Duccio, che, terminati i restauri, sarà collocata all'interno della chiesa. In alto nell'ingresso affreschi della fine del '400 raffiguranti una resurrezione. Attraverso un solenne portale si entra in chiesa: nel frontone, all'esterno e all'interno si può leggere l'iscrizione con il nome del fondatore e la data d'inizio dell'opera: "L'ano del giubileo 1450. mi Piero Bianco da Duraco principiai questa chiesa di S. M. di Misericordia e di Gracia e facta tutti beni e ornamenti suoi bellissimi et Dio nostro dilettissimo Nostro Signore degnissimo Salvatore ecterno per sempre in secula".

Appena entrati lo sguardo è rapito dalla vastità e solennità del luogo, 34 m. di larghezza, 15 di altezza nella rotonda esterna e 20 in quella interna. A destra e a sinistra dell'ingresso due artistiche pile per l'acqua santa ( 1 e 2) in marmo bianco di Carrara. Continuando sulla destra, il sarcofago di Bianco da Durazzo: sopra si intravede la figura scolpita dell'eremita e sul fianco i monogrammi si Maria e di S. Bernardino da Siena, simboli che ritornano anche nei portoni laterali e in un fregio di cotto che circonda l'esterno della chiesa. Poco oltre, un primo altare laterale con un dipinto raffigurante il transito di S. Giuseppe, assistito da Cristo e dalla Madonna. Nel dipinto del secondo altare laterale, dedicato a S. Anna, sotto la Madre della Vergine sono raffigurate Maria di Nazaret, Maria di Cleofa e Maria di Magdala che portano in braccio e accompagnano Gesù e alcuni apostoli bambini. Più oltre un finissimo bassorilievo in marmo bianco di carrara, il cosiddetto " tabernacolo" attribuibile ad Agostino di Duccio, raffigurante la SS. Trinità e Bianco da Durazzo in adorazione. Altri due altari laterali sono dedicati all' Annunciazione e a S. Agostino.

Terminato il giro esterno, attraverso l'arco dirimpetto al portone d'ingresso si può accedere alla rotonda interna dove è custodita sull'altar maggiore, in una preziosa ancona lignea, l' icona della Madonna di Fornò, di stile orientale, che sorregge una mandorla, simbolo dell'eternità, entro cui è raffigurato Gesù adulto, e in basso il fondatore albanese in adorazione. Al visitarore si presenta parzialmente coperta da un pannello decorativo in argento ( clicca qui). L'altare delle celebrazioni reca un paliotto di pregevole fattura, seppur moderna, raffigurante l'ultima cena.

Sopra al portone dell'ingresso sud, su una balconata ora inaccessibile, si può notare ciò che resta dell'antico organo del santuario. Prima di uscire, a destra si possono osservare le teche con immagini e notizie del santuario prima della distruzione del campanile e della sacrestia, minati dai tedeschi nel 1944.

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